Armi che uccidono nella loro ordinarietà. Un fucile, “legalmente detenuto” in casa dal padre dell’omicida, ha causato a Qualiano (Napoli) la morte di Teresa Liccidrdiello, 70 anni, e ha terrorizzato un paese intero. L’autore del delitto, Pasquale De Falco, è un 37enne che – stando a quanto raccontano i giornali – avrebbe problemi psichici. E per ore, armato di fucile, si è asserragliato in casa, mentre intorno si sono radunate le forze dell’ordine per evitare altre tragedie. Così racconta la vicenda Repubblica Napoli:
Il dramma si è consumato in via Campana a Qualiano e non si è ancora concluso. La “trattativa” fra Pasquale De Falco, 37 anni, fiscalista, e i negoziatori delle forze dell’ordine va avanti da ore, nella centralissima arteria della città blindata dagli investigatori e dalla polizia municipale. I carabinieri hanno fatto chiudere i negozi e chiesto ai cronisti di non fare dirette.
È iniziato tutto alle 11. La madre, Teresa Licciardiello, non ha avuto scampo. Il padre, Antonio, lavoratore edile in pensione, si è salvato perché, quando è esplosa la follia di Pasquale, era in campagna. L’uomo si è barricato in casa dove dovrebbero esserci altre armi da caccia legalmente detenute dal padre.
Si tratta di una storia di cronaca, di una tragedia in famiglia legata probabilmente a problemi mentali. Ma è una delle tante notizie di morti per “detenzione di armi”, anche legali, da parte di uno dei componenti del nucleo familiare. A testimonianza del fatto che la diffusione di armi non può che facilitare storie del genere. Non può che favorire delitti.