La questione del disarmo si impone, a livello internazionale e anche nella nostra vita quotidiana. Le statistiche dicono che diminuiscono i reati e aumentano le persone che fanno richiesta di porto d’armi.

Vendiamo serenamente armi a regimi che non rispettano i diritti umani, a paesi in guerra, nonostante la Costituzione e la legge 185/90 lo vietino espressamente. Luigi Ferrajoli spiega, nel suo ultimo libro, perché la pace sia condizione e sorella dell’uguaglianza.

Non dimentichiamolo mai.

Meno armi significa più sicurezza. Per tutti. L’aumento delle richieste di licenze sportive in Italia ha fatto scattare un allarme di… corsa all’armi. Appaltare la sicurezza ai singoli cittadini, infatti, non è solo una sconfitta per lo Stato: è soprattutto un pericolo per ognuno di noi, come testimonia il caso statunitense.

Stefano Iannaccone
Irpino del 1981, Sono giornalista professionista. Ho collaborato con Ilfattoquotidiano.it, Lettera 43, Gli Stati Generali e sono stato redattore de La Notizia. Mi sono occupato di politica ed esteri, con qualche cedimento verso lo sport. Dall’agosto 2017 sono addetto stampa di Possibile.
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