Un altro caso di ‘goliardia’, come sarà raccontato, ha visto al centro il binomio armi-intolleranza. Nemmeno il giorno di Ferragosto è andato in ferie questo copione: i colpi non conoscono vacanze. Il proiettile è partito questa volta ad Aprilia, in provincia di Latina. Come era immaginabile è stata solo una ‘prova’ di tre ragazzini, individuati dai carabinieri: ed è solo un fatto fortuito che sia stato centrato un camerunese, per fortuna senza grosse conseguenze.
Così viene spiegata la dinamica dei fatti da RaiNews:
Il giorno di ferragosto intorno a mezzogiorno un cittadino camerunense di 50 anni, che transitava a piedi in una zona del centro di Aprilia, è stato colpito al piede sinistro da un proiettile di piombo che gli ha causato una lesione considerata guaribile in cinque giorni. Dopo aver chiesto aiuto entrando in un’attività commerciale, all’arrivo dei carabinieri la vittima ha indicato una ipotetica zona dalla quale poteva essere partito il colpo.
Armi delittuose
Mentre si verifica l’ennesimo caso di “goliardia”, la nuova e rassicurante etichetta affibbiata agli episodi di razzismo, sono arrivati i dati del Viminale che certificano il quadro generale, senza distinzione del colore di pelle, di un fatto più volte denunciato: i delitti per eccessiva presenza di armi sono più numerosi rispetto a quelli legati alla criminalità organizzata (come riporta l’immagine di copertina dell’articolo). “Inoltre, secondo il Viminale le rapine sono in costante calo. Ne consegue che chi vuole cambiare la legge sulla legittimadifesa non intende promuovere più sicurezza, ma sta solo favorendo l’acquisto di armi (e la lobby del “patto d’onore” di Salvini)”, ha scritto su Twitter Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere (Opal) di Brescia.