Una pistola sotto l’Albero: la riforma della legittima difesa sarà già approvata a Natale

Una pistola sotto l’Albero: la riforma della legittima difesa sarà già approvata a Natale

La riforma della legittima difesa sarà approvata a dicembre, poco prima di Natale. La promessa è stata ribadita: gli italiani potranno così trovare la pistola sotto l’Albero in nome di una sicurezza fai-da-te. Oscurata da manine, che non sono manine ma precisi accordi politici, il provvedimento, sponsorizzata dalla Lega, è pronto per essere approvato dal Senato. Nella giornata di ieri, infatti, la Commissione Giustizie ha licenziato il testo in poche ore, grazie alla resa del Movimento 5 Stelle e martedì l’Aula di Palazzo Madama provvederà alla discussione, che rischia di essere altrettanto rapida: il Partito democratico non sembra propenso a fare le barricate, così il progetto leghista trova la strada spianata. I 5 Stelle piegati, il Pd dormiente, se non accondiscendente. E le lobby delle armi pronte a tirare fuori dal ghiaccio lo spumante.

Riforma legittima difesa, il passaggio alla Camera

La tempistica è stata scandita dai leghisti. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha dichiarato che l’intenzione è di chiudere la partita «a dicembre», mettendo in cassaforte un risultato importante: mantenere una promessa fatta da anni, e mandata a ripetizione durante la campagna elettorale, che accontenta le richieste delle lobby. Dopo il decreto ‘raddioppia-armi’, entrato in vigore a settembre, ecco il passaggio che chiude il cerchio: la riforma della legittima difesa. In pochi mesi il governo avrà stravolto il rapporti dei cittadini con le armi. Con un maggior numero a disposizione e più semplicità a usarle anche tra le mura domestiche. Certo, il presidente della Camera, Roberto Fico, spesso indicato come ‘l’anima pura’ dei 5 Stelle ha più di qualche potere nell’organizzazione del calendario. Bisogna vedere se anche lui è intenzionato a cedere su tutta la linea, come hanno già fatto i colleghi di Movimento, Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista oppure cercherà di tenere il punto.

Cosa prevede la riforma della legittima difesa

La riforma della legittima difesa interviene su due articoli del codice il penale, l’articolo 52 e il 55.

Ecco come cambierà l’articolo 52 (in grassetto le parti aggiunte dalla normativa):

Non è punibile chi ha commesso il fatto, per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di una offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa.

Nei casi previsti dall’articolo 614, primo e secondo comma, sussiste sempre il rapporto di proporzione di cui al primo comma del presente articolo se taluno legittimamente presente in uno dei luoghi ivi indicati usa un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere:

a) la propria o la altrui incolumità;

b) i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo d’aggressione (3).

La disposizione di cui al secondo comma si applica anche nel caso in cui il fatto sia avvenuto all’interno di ogni altro luogo ove venga esercitata un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale”.

In quel sempre c’è il senso dell’intera normativa: è la sostanziale cancellazione della valutazione sulla proporzionalità della difesa.

Ecco invece come modificherà l’articolo 55, che aggiunge un intero comma:

Quando, nel commettere alcuno dei fatti preveduti dagli articoli 51, 52, 53 e 54, si eccedono colposamente i limiti stabiliti dalla legge o dall’ordine dell’autorità ovvero imposti dalla necessità, si applicano le disposizioni concernenti i delitti colposi, se il fatto è preveduto dalla legge come delitto colposo.

Nei casi di cui ai commi secondo, terzo e quarto dell’articolo 52, la punibilità è esclusa se chi ha commesso il fatto per la salvaguardia della propria o altrui incolumità ha agito nelle condizioni di cui all’articolo 61, primo comma, n. 5, ovvero in stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto.

Il comma aggiuntivo all’articolo 55 del codice penale prevede dunque la possibilità di sparare, in situazione di grave turbamento (quindi sempre nelle ore notturne), senza considerare le conseguenze. Quello che è possibile definire come il via libera per sparare alla cieca. Nel cuore della notte.

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