Un voto storico: peggiorerà la vita delle persone e renderà più insicure le nostre case e le nostre strade

Un voto storico: peggiorerà la vita delle persone e renderà più insicure le nostre case e le nostre strade

Per Matteo Salvini è un voto storico. E la riforma della legittima difesa lo è davvero, nonostante nelle opposizioni lo spettacolo venga vissuto quasi con disinteresse. Questo provvedimento ha una portata effettivamente storica perché riporterà il Paese indietro di anni. Anzi, forse segnerà un momento nuovo, sconosciuto, neppure paragonabile a un’epoca passata: l’Italia diventerà meno sicuro con più persone pronte ad acquistare una pistola, pronta per usarla.

E sì, la motivazione è nota: “Le persone perbene hanno il diritto di difendermi dai delinquenti”, viene ripetuto come un mantra, omettendo che già oggi, con la normativa in vigore, è possibile difendersi da intrusioni che mettono a repentaglio la propria vita o quella della famiglia. E peccato, poi, che le armi finiscano per essere usate non nei confronti dei ladri, ma contro le mogli, le ex mogli, insomma le donne in generale, contro il vicino o contro il primo passante, che passa suo malgrado nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Ed è questo il dramma non detto: quando aumenteranno i morti per arma da fuoco, sarà troppo tardi. Le nostre case e le nostre strade saranno più insicure.

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Il vero progetto: sparare a vista

Il confronto alla Camera ha anche tolto il velo all’ipocrisia: la verità è che l’obiettivo è un altro, ulteriormente ambizioso (per le destre) e inquietante quello di sdoganare l’attacco in presenza di qualsiasi presunta minaccia, fare a pezzi lo Stato di diritto. La visione è da incubo: rendere l’Italia l’avanguardia europea della cultura statunitense. Il progetto culturale di fondo è insomma quello di rendere più importante la tutela di una tanica di gasolio rispetto a una vita umana.

La visita di Matteo Salvini ad Angelo Peveri ha un significato ben preciso: è stato un veicolo di propaganda, ma anche una dichiarazione di intenti. Perché è emerso un elemento: questa riforma della legittima difesa è solo un primo passo verso altri ritocchi legislativi. Il dibattito alla Camera ha dimostrato che le destre, Forza Italia e Fratelli d’Italia, avrebbero voluto una legge ancora più permissiva sulla “legittima difesa”. Al prossimo giro, la Lega coglierà il momento per accelerare in questa direzione.

Assenza di opposizione

Non è sfuggita l’assenza di una mobilitazione delle opposizioni di fronte a uno scempio del genere: a M0ntecitorio c’è stato qualche sporadico intervento illuminato. Il Movimento 5 Stelle si è eclissato totalmente, ma pure il Partito democratico ha lasciato scorrere il via libera al provvedimento senza dannarsi l’anima. Impegnato nel congresso più lungo del mondo, per archiviare – forse – la stagione precedente, in cui non si erano fatti mancare anche un demenziale testo sulla legittima difesa notturna che tutti ricorderete, con tutte le assonanze del caso tipo la possibilità di sparare in stato di “turbamento”. Così il Pd ha consentito che la propaganda di Salvini continuasse ad attecchire. E solo tra qualche settimana ci renderemo conto di cosa sia davvero successo.

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