Omicidi, suicidi e incidenti di caccia: settembre e ottobre due mesi di sangue

Omicidi, suicidi e incidenti di caccia: settembre e ottobre due mesi di sangue

Cosa hanno provocato le armi legalmente detenute questi ultimi due mesi? L’avvio della stagione venatoria ha aumentato le vittime ed i feriti inclusi nella nostra rassegna. A prescindere da questa comunque, i suicidi e le minacce a mano armata non sono diminuiti rispetto ai mesi precedenti.

Mese di settembre

Il 4 settembre a Sanremo, durante dei controlli da parte dei militari su possessori di armi, sia per uso sportivo che per caccia e difesa personale, è stato denunciato un 88enne per errata custodia di arma da fuoco. L’uomo, per difesa personale e sicurezza, dormiva con una Beretta calibro 6,35 carica sotto il cuscino e quindi violando le norme.

A Civitanova l’8 settembre un uomo di 59 anni si è tolto la vita con un colpo di pistola alla tempia. Ha lasciato una lettera ai famigliari per motivare il gesto. L’arma utilizzata,  legalmente detenuta dall’uomo, è stata sequestrata dai carabinieri.

Sempre l’8 settembre a Sarzana, un uomo di 80 anni, a seguito di una lite con la moglie, ha impugnato una pistola e l’ha minacciataImmediato l’intervento dei Carabinieri ,che hanno denunciato a piede libero l’uomo e hanno sequestrato in via cautelativa tutte le armi regolarmente detenute dall’80enne.

Nello stesso giorno, in provincia di Pisa, un uomo ha minacciato con una pistola un ragazzo di 16 anni e dei suoi amici, colpevoli di averlo disturbato mentre giocavano a pallone nel cortile del condominio. L’uomo, affacciatosi alla finestra, ha prima urlato ai ragazzi di smetterla di fare rumore. è poi sceso impugnando una pistola ad aria compressa, senza tappo rosso di sicurezza, puntandola al collo di uno dei ragazzi e provocandogli un livido con la canna. Immediato l’intervento dei Carabinieri, allertati dai genitori.

Il 13 Settembre a Treviso, un uomo di 87 anni ha minacciato con un fucile tre giardinieri che stavano lavorando tra la sua casa e quella del figlio. L’uomo, in pessimi rapporti con il figlio, si è opposto alla potatura e ha minacciato i giardinieri con un fucile scarico, intimandoli di andarsene via. I giardinieri si sono subito rivolti ai Carabinieri che hanno denunciato l’uomo per minacce aggravate e hanno in seguito sequestrato altri tre fucili che l’uomo deteneva legalmente.

Il 18 settembre ad Albenga, un uomo di 78 anni, dopo aver sparato alla propria badante, si è tolto la vita con un colpo di pistola. Secondo le ricostruzioni l’uomo, convinto che la badante attentasse alla sua salute, ha impugnato la propria arma e ha sparato due colpi contro la donna, ferendola ad un polso e al torace. La donna si è rifugiata dalla vicina di casa e l’uomo, in preda alla disperazione, ha impugnato un’altra arma e si è tolto la vita

Il 25 settembre ad Ancona, un uomo di 34 anni è stato trovato morto sotto un albero con una pistola in manoSecondo le ricostruzioni l’uomo avrebbe detto alla moglie che si sarebbe recato al lavoro ma la donna, non vendendolo tornare a casa e notando l’assenza della pistola detenuta dall’uomo, ha allertato i suoceri. Il corpo è stato trovato in un’abitazione in passato di proprietà della famiglia.

Il 25 settembre a Polesine un uomo di 95 anni, dopo una lite con la figlia, si è chiuso in casa con tre fucili da caccia minacciando di uccidersiLa figlia ha allertato i Carabinieri, che sono prontamente intervenuti e hanno convinto l’uomo ad uscireL’anziano è stato sottoposto a TSO e ricoverato in ospedale.

Il 25 settembre a Enna un pensionato di 73 anni è stato denunciato dai Carabinieri per maltrattamento di animali dopo aver sparato contro un cane randagio che lo infastidivaIl cane è stato soccorso mentre all’uomo, oltre la denuncia, sono stati sequestrati cinque fucili e varie cartucce calibro dodici che secondo le verifiche erano legalmente detenuti.

Il 26 settembre a Nettuno un uomo è stato denunciato dai Carabinieri per aver sparato contro la cartellonistica stradale. è stato inoltre revocato il porto d’armi e sequestrata l’arma.

Il 27 settembre a Canicattì un uomo di 70 anni, a seguito di una lite ha ucciso il proprietario del terreno confinate a colpi di pistolaSecondo le ricostruzioni la vittima ha  chiamato il proprio avvocato dopo aver trovato la strada di accesso al suo terreno completamente sbarrata. L’aggressore ha quindi afferrato una pistola e ha uscciso l’uomo. Dopo essersi dato alla fuga, è stato intercettato e arrestato dalla polizia.

Il 29 settembre a Castelleone un 24enne, cercando di suicidarsi, si è gravemente ferito il volto. I soccorsi immediati hanno stabilizzato il giovane e lo hanno trasportato in ospedale. L’arma utilizzata era legalmente detenuta.

L’inizio della stagione di caccia ha già segnato le prime vittime. Il primo mese della stagione venatoria è già costellato di morti e feriti.

Il 2 settembre un cacciatore ha sparato colpi con una carabina verso un bersaglio posizionato nel pendio opposto a quello su cui si trovava, a solo pochi metri dai sentieri di libero accesso. Lo scopo era quello di tarare l’ottica della carabina per l’apertura della caccia. Immediato l’intervento dei militari, allertati da diverse segnalazioni, che hanno denunciato l’uomo e sequestrato i fucili.

Il 6 settembre a Laino Borgo un cacciatore di 69 anni è stato trovato morto in seguito ad un incidente di cacciaSecondo le ricostruzioni l’uomo, probabilmente scambiato per un animale selvatico nella vegetazione, è stato colpito alle spalle da un fucile calibro 20. 

Il 21 settembre a Trecastelli un uomo, durante una battuta di caccia, è stato ferito alle gambe e ad un braccio da una scarica di pallini partiti accidentalmente dal fucile di un compagno di caccia. L’uomo è stato prontamente soccorso.

In provincia di Salerno il 22 settembre, un uomo di 34 anni, ha fatto esplodere per errore un colpo dal proprio fucile da caccia, uccidendo il padre di 55 anni. Secondo le ricostruzioni dei Carabinieri, i due uomini erano in una zona non autorizzata per la caccia al cinghiale e il figlio, nell’atto di caricare il fucile, ha fatto partire un colpo che ha colpito al basso addome il genitore uccidendolo.

A Rieti il 25 settembre un 80enne, durante una battuta di caccia, è stato ferito accidentalmente ad una gamba da un colpo di fucile di proprietà di un altro cacciatore che si trovava nelle vicinanze. L’uomo è stato prontamente soccorso e portato all’ospedale.

Il 28 settembre a Montalto di Castro un uomo di circa 70 anni, durante una battuta di caccia, è stato ferito al volto, al torace e alle braccia da un colpo di fucileImmediati i soccorsi da parte di un amico, che lo ha accompagnato al pronto soccorso in condizioni non gravi nel mentre. Sono state avviate le indagini da parte del Commissariato di Tarquinia per ricostruire la dinamica dell’incidente.

Mese di ottobre

Il 2 ottobre in provincia di Napoli i Carabinieri hanno ritrovato in un appartamento i cadaveri di una coppia, morti a causa di ferite di arma da fuoco, ritrovata poi sulla scena. Non si esclude l’ipotesi di omicidio-suicidio da parte del marito,un ex cacciatore e titolare di licenza di porto d’armi.

Il 7 ottobre in provincia di Macerata un uomo di 53 anni, in stato confusionale, si è barricato in casa armato di fucile insieme alla madre e ha fatto esplodere un colpo, senza ferire nessuno. All’arrivo dei Carabinieri, il 53enne è fuggito dall’abitazione e ha iniziato a corree nudo per strada, fino al centro cittadino dove ha minacciato alcuni passanti con il fucile prima di essere bloccato. L’uomo è stato arrestato e, a scopo precauzionale, sono stati sequestrati altri tre fucili e diverse munizioni.

Nello stesso giorno un uomo di 55 anni, per problemi economici, si è suicidato nel suo appartamento con l’arma da fuoco che deteneva regolarmente. Immediato l’intervento del 118 che ha potuto solo constatare il decesso dell’uomo.

Il 10 ottobre a Terracina è stato scoperto un imprenditore agricolo di 35 anni, Alessandro Gargiulo il quale, per accelerare la raccolta e la lavorazione dei prodotti, minacciava con un fucile i braccianti sparando nella loro direzione o puntandogli l’arma alla gola. Il giorno successivo le forze dell’ordine hanno arrestato l’uomo in flagranza di reato, e il fucile utilizzato per compiere le minacce è stato sequestrato.

Tra l’11 e il 12 ottobre a Varisella, è stato ritrovato il cadavere di un ragazzo, suicidatosi con una pistola legalmente detenuta dalla sua famiglia. Immediate le indagini per capire le motivazioni che hanno portato il giovane al gesto.

Il 12 Ottobre in provincia di Foggia, un agente 53enne della Polizia Penitenziaria ha ucciso a colpi di pistola la moglie e le figlieHa successivamente telefonato ai Carabinieri ammettendo le proprie colpe, suicidandosi subito dopo. All’arrivo gli investigatori hanno trovato i cadaveri della moglie e delle figlie e l’uomo in fin di vita, poi morto durante il trasporto in ospedale. 

Nella notte del 17 ottobre a Paternò, un uomo di 34 anni, al culmine di una lite con il fratello per motivi di droga e denaro, ha impugnato una rivoltella calibro 38 detenuta legalmente e lo ha ucciso. Immediato l’intervento dei militari, che hanno arrestato il 34enne con l’accusa di omicidio.

Il 18 ottobre a Pinasca un uomo,  a seguito di una grossa lite, ha imbracciato un fucile da caccia e ha ucciso il proprio vicino di casa, sparandogli dei colpi al volto. In seguito, l’assassino si è dato alla fuga nei boschi, braccato dai Carabinieri.

Il 21 ottobre ad Ascoli Piceno un uomo di 60 anni si è suicidato con un colpo di pistola in un cimitero, di fronte alla tomba della moglie deceduta poco tempo prima. Secondo le ricostruzioni l’uomo ha prima chiamato i Carabinieri avvertendoli delle sue intenzioni e in seguito si è recato al cimitero.

Il 24 ottobre a Cassinate un uomo di 62 anni, a seguito di una lite, ha minacciato di morte la cognata con un’arma da fuocoAll’arrivo i Carabinieri hanno rinvenuto nell’appartamento dell’uomo un arsenale di 9 fucili, una pistola ed un gran numero di munizioni. I militari hanno proceduto al ritiro cautelativo delle armi e delle munizioni legalmente detenute dal 62enne nonchè le munizioni detenute illegalmente.

Il 28 di ottobre a Castelfidardo un uomo è sceso in strada sparando tra la folla e seminando il panico; successivamente si è barricato in casa. Immediato l’intervento dei Carabinieri, allertati dai vicini, che hanno portato l’uomo in caserma e sequestrato l’arma. Dagli accertamenti si è appurato che l’arma utilizzata fosse una comune scacciacani con colpi sparati a salve che non necessita di autorizzazione o porto d’armi per essere detenuta regolarmente.

Nel pieno della stagione venatoria, gli incidenti di caccia non diminuiscono.

Il 5 ottobre nei pressi di Roma, durante una battuta di caccia, un uomo di 71 anni è stato ferito ad un fianco da un’arma da fuoco. Nonostante i soccorsi, l’uomo è deceduto. I militari hanno identificato le persone presenti alla battuta di caccia, sequestrando tutte le armi a scopo cautelativo.

Il 13 ottobre in provincia di Avellino un uomo di 55 anni, durante una battuta di caccia, è rimasto ferito da un colpo di fucile sparato accidentalmente. Dopo essere stato trasportato in ospedale, è stato ricoverato in prognosi riservata Nello stesso giorno, un altro cacciatore, durante una battuta di caccia alla lepre, è stato colpito in diverse parti del corpo da una serie di pallini sparati da un fucile di ignotiL’uomo è stato prontamente soccorso e portato in ospedale. Nel frattempo, a Soresina, un ragazzo di 18 anni durante una battuta di caccia in compagnia del padre, nel tentativo di frenare la propria caduta in un fosso, si è accidentalmente ferito ad un piede con un colpo del proprio fucile.

Il 17 ottobre a Caserta un uomo, durante una battuta di caccia, si è ferito alla gamba e ad un piede a causa di un colpo partito accidentalmente dal proprio fucile. è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per evitare la perdita dell’arto inferiore. Nello stesso giorno, nei pressi di Gubbio un 50enne, sempre durante una battuta di caccia, è stato colpito in diverse parti del corpo da alcuni proiettili vaganti partiti da un fucile di ignoti.

Il 21 ottobre a Arzignano un cacciatore di 79 anni, durante una battuta di caccia, è scivolato e ha conseguentemente fatto partire un colpo dal proprio fucile, che lo ha colpito mortalmente al volto e alla gola.

Il 26 ottobre a Rio, località dell’Isola d’Elba, un uomo di 66 anni, durante una battuta di caccia, è rimasto gravemente ferito da un colpo di arma da fuoco sparato da un fucile di ignotiL’uomo è stato subito trasportato in elisoccorso all’ospedale di Pisa in codice rosso, ma non è risultato in pericolo di vita.

Il 27 ottobre, durante una battuta di caccia nel Cremonese, un cacciatore di 51 anni è stato ferito ad una gamba da un colpo partito accidentalmente dal fucile di uno dei compagni di caccia. Nello stesso giorno a Campobasso, sempre durante una battuta di caccia, un uomo è stato ferito ad un polpaccio. Non si sa ancora se il colpo sia partito accidentalmente dal proprio fucile o da quello di un compagno di caccia. Un altro cacciatore, sempre il 27 ottobre, si è accidentalmente ferito all’addome e torace con il proprio fucile, nel tentativo di scavalcare un recinto. 

Il giorno seguente a Salerno, un cacciatore di 55 anni è stato scambiato per una preda dal figlio. Le ferite procurate al basso addome lo hanno portato alla morte pochi minuti dopo.

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