Sparatorie per gioco, ancora casi di suicidio e femminicidi. Cosa è successo nell’ultimo mese

Sparatorie per gioco, ancora casi di suicidio e femminicidi. Cosa è successo nell’ultimo mese

A Pavia il primo maggio un finanziere di 55 anni ha accoltellato a morte la moglie che era intenzionata a chiedere la separazione e poi si è suicidato con la pistola d’ordinanza. I fatti sono accaduti mentre in casa era presente la figlia della coppia di 11 anni.

Il 4 maggio un uomo, a seguito di una lite con la donna delle pulizie del condominio, le ha sparato due volte con la propria pistola. Durante l’attacco, l’uomo si è ferito al volto a causa di un’esplosione dell’arma. I carabinieri giunti sul posto hanno arrestato l’uomo, scortandolo in carcere  con l’accusa di tentato omicidio.

Il 7 maggio a Roma un uomo di 59 anni, al culmine di una lite, ha sparato e ucciso la moglie con la propria pistola, regolarmente detenuta. I vicini hanno chiamato i Carabinieri, che hanno rinvenuto il cadavere della donna mentre l’uomo, ancora armato è stato immediatamente arrestato.

Il 10 maggio a Prato un ragazzo, “per gioco”, ha sparato da un terrazzo con la carabina ad aria compressa del nonno, ferendo un automobilista e danneggiando un’automobile. Gli agenti intervenuti sul posto hanno sequestrato l’arma insieme a 638 pallini di piombo e denunciato il ragazzo per lesioni personali aggravate, danneggiamento ed esplosioni pericolose. Denunciato inoltre anche il padre del ragazzo per omessa custodia dell’arma dato che, alla morte del nonno, l’arma era passata sotto la sua responsabilità.

Il 10 maggio un uomo disabile di Forlì, si è tolto la vita davanti al parcheggio dell’Agenzia delle Entrate di Viareggio con la propria pistola. Il corpo senza vita è stato trovato da una persona che si stava recando al lavoro. Gli agenti della Polizia stanno indagando sul caso, in quanto non sono stati rinvenuti messaggi o biglietti a spiegare il motivo del suicidio. 

Il 10 maggio un magistrato in pensione di 73 anni si è suicidato con la propria pistola. I vicini, allarmati dallo sparo, hanno chiamato isoccorsi, i quali hanno però solamente potuto constatare il decesso dell’uomo. 

Dal 15 maggio i portuali di Genova si sono mobilitati per boicottare l’arrivo in porto e l’eventuale imbarco di armi a bordo del cargo saudita Bahri Yanbu. Al loro fianco Filt Cgil e alcune ONG tra cui Amnesty International e Rete. Il segretario nazionale della Filt Cgil ha sottolineato, che in questi casi, il Ministro degli Interni dovrebbe intervenire per far rispettare i trattati internazionali e chiudere i porti affinché il nostro Paese non invii armi a paesi in cui sono in corso conflitti armati. Le armi trasportate da Bahri Yanbu potrebbero infatti essere impiegate nel conflitto in Yemen. Amnesty ha fatto sapere che il cargo trasporta già sei container di munizioni e che una mobilitazione di attivisti per i diritti umani a Le Havre è riuscita ad impedire che venissero caricate altre munizioni. La nave è stata costretta ad effettuare uno scalo non previsto nel porto di Santander, dove si è  sollevata un’altr mobilitazione.

Nella serata del 15 maggio, a Sant’Ippolito, un autotrasportatore di 57 anni ha sparato e ferito, con la propria pistola un imbianchino albanese di 30 anni che stava lavorando all’interno dell’abitazione dell’uomo. Immediato l’intervento dei carabinieri che hanno rintracciato e denunciato l’uomo.

Il 19 maggio sono stati rinvenuti senza vita, all’interno del cortile condominiale, i cadaveri di due coniugi. A scoprirlo è stato il figlio, che ha allertato immediatamente le forze dell’ordine. Si tratterebbe di un caso di omicidio-suicidio e l’arma utilizzata è una pistola legalmente detenuta.

Nello stesso giorno un uomo di 91 anni ha ucciso il genero di 63 anni con un colpo di fucile. In seguito l’uomo si è barricato in casa, per poi costituirsi e farsi arrestare all’arrivo delle Forze dell’Ordine. I rapporti tra i due uomini erano deteriorati da tempo ed erano già state fatte numerose segnalazioni ai servizi sociali.

Nella notte tra il 19 e il 20 maggio a Castel San Lorenzo, un 84enne si è suicidato con la pistola regolarmente detenutaA scoprire il corpo è stata la moglie che ha allertato il figlio medico, ma per l’uomo non c’è stato più nulla da fare. I carabinieri sono intervenuti sul posto per effettuare i rilievi del caso.

Nella mattina del 25 maggio, a Taormina, il famoso scrittore Sergio Claudio Perroni si è suicidato con un colpo di pistola diretto alla tempia, sotto lo sguardo degli automobilisti di passaggio. Lo scrittore era gravamente malato, malattia che lo aveva portato, secondo alcuni, ad uno stato di abbattimento emotivo.

Il 25 maggio a Mogliano, all’interno di un’abitazione, un 27enne, ex guardia giurata, si è suicidato con un colpo di pistola diretto al torace. Dalle ricostruzioni è emerso che il giovane soffrisse di depressione. L’arma del delitto, regolarmente detenuta, è stata sequestrata dai carabinieri per accertamenti.

Il 28 maggio, nella mattinata, è stato trovato morto per suicidio ad Albaredo, all’interno di un’azienda ortofrutticola, un anziano. Dalle ricostruzioni delle autorità si sospetta che l’uomo si sia suicidato con un colpo di fucile.

Domenica 19 maggio, in Svizzera, è stata approvata con il 63,7% dei voti una modifica di legge che inasprisce le norme sul possesso di armi. Il testo prevedere una disciplina maggiormente severa rispetto a quella sulle armi semiautomatiche riprendendo inoltre la direttiva dell’Unione Europea pur non facendone parte. Infatti la Svizzera è associata agli accordi europei di Schengen e Dublino e pertanto è chiamata ad adeguare le direttive dell’Ue.

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