Salvini conferma il sogno pistolero: la legittima difesa vuole mettere armi sul comodino degli italiani

Salvini conferma il sogno pistolero: la legittima difesa vuole mettere armi sul comodino degli italiani

Più pistole sul comodino per illudersi di essere al sicuro. Il progetto del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, era chiaro fin dalla campagna elettorale e dall’impegno di “tutelare i possessori” di un’arma. Ora, però, diventa inequivocabile, al di là di ogni smentita di facciata. “Una nuova legge che permetta la legittima difesa delle persone perbene, nelle proprie case e nei propri negozi, è una nostra priorità”, ha scritto sui canali sociali il leader della Lega, commentando la ricerca del Censis secondo cui il 39% degli italiani è favorevole al possesso di un’arma. “Più favorevoli sono le persone meno istruite (il 51% tra chi ha al massimo la licenza media) e gli anziani (il 41% degli over 65 anni)”, scrive il Corriere della Sera, citando lo studio.

Tante armi

E dire che secondo le cifre ufficiali già in 4,5 milioni di case c’è un’arma. L’incremento, negli anni, è graduale, confermando la tentazione di far ricorso alla sicurezza fai-da-te richiedendo una licenza “sportiva” per il possesso delle armi. Addioallermi.it ha infatti chiesto i dati ufficiali al ministero dell’Interno. E la dinamica è a prova di smentita: per il “tiro al volo” si è passati da 397.751 del 2013 a 563.415 nel 2017. Mentre le richiesta di porto d’armi per difesa personale è calato da 21.2o0 a 18.123 nello stesso arco di tempo. Da un lato un boom di richieste, dall’altro una flessione quasi impercettibile.

Ma quali libri…

Salvini ha così spazzato via i toni istituzionali di Nicola Molteni, numero due del Viminale, che aveva dichiarato: “Sul comodino ci stanno bene i libri. E non ci sarà nessun Far West, il Far West ce l’abbiamo già”. Insomma, aveva cercato di mostrare il volto meno aggressivo. Quello che conduce dritto alla deriva americanista, che non piaceva nemmeno al Movimento 5 Stelle quando era all’opposizione. Perché non c’è traccia di un progetto per restringere l’accesso alle armi o magari tenere le armi usate per “sport” ai poligoni, come prevedeva un disegno di legge depositato nella scorsa legislatura. Il Far West, insomma, sta per essere servito.

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