Forza Italia in tour e Salvini con gli amanti delle armi: la legittima difesa diventa ‘mano libera per sparare’

Forza Italia in tour e Salvini con gli amanti delle armi: la legittima difesa diventa ‘mano libera per sparare’

La notizia non è certo un segreto: Matteo Salvini si è impegnato con il Comitato Direttiva 477 a ‘tutelare’ i possessori di armi, con particolare riferimento alla direttiva europea che richiede un maggior controllo sulla circolazione delle armi e dei caricatori. Un provvedimento nato solo con l’obiettivo di ottenere maggiore trasparenza sulla vendita di armi e munizioni per evitare che finiscano addirittura in mano ai terroristi (come nel caso della strage nelle redazione di Charlie Hebdo), ma che ha trovato strenua opposizione dalle associazioni dei possessori di armi.

La Repubblica di oggi è tornata sulla questione con un articolo di Marco Mensurati e Fabio Tonacci. Il ministro dell’Interno – ricordano i due giornalisti – ha assunto un impegno in campagna elettorale: niente limitazioni a chi detiene pistole e fucili. Seppellendo qualsiasi possibilità di modifiche al rilascio di licenza e smascherando, in maniera definitiva, la tesi – propugnata dal ministro della Giustizia Bonafede – secondo cui l’ampliamento della legittima difesa è pensata solo per evitare ‘persecuzioni giudiziarie’ e non per trasformare l’Italia in un Far West. La libertà di avere armi è invece una priorità per il leader della Lega.

Armi in tour

Forza Italia è pronta a partire con un tour per promuovere la legittima difesa. L’obiettivo dichiarato è quello di andare oltre il principio stesso della legittima difesa, creando un ‘diritto alla paura’ e quindi alla difesa anche in caso di tentata introduzione in un’abitazione: un salto di qualità pericoloso, che dà mano libera sull’uso delle pistole, sempre molto facili da reperire. Insomma, la propaganda a destra è cresciuta di intensità, alimentando quel rumore di sottofondo che non fa ascoltare la drammatica voce vera: quello di scongiurare una riforma che finisca per accrescere il desiderio di armarsi. È di qualche giorno fa, peraltro, l’ennesimo ‘delitto armato’: una vendetta sulla ex moglie, compiuta con l‘uccisione del nuovo compagno.

Ecco cosa dice il documento integrale sottoscritto da Salvini sulle armi

Il firmatario si impegna:

  • a coinvolgere e consultare il Comitato Direttiva 477 e le altre Associazioni di comparto ogni qual volta siano in discussione provvedimenti che possano influire sul diritto di praticare l’attività sportiva con armi e/o venatoria, o comunque quello più generale a detenere ed utilizzare legittimamente a qualsiasi titolo armi, richiedendone la convocazione presso gli organi legislativi o amministrativi in ogni caso si renda opportuno udirne direttamente il parere;
  • a difendere ed incentivare la pratica delle attività sportive con armi, anche favorendo la promozione delle discipline di tiro tra i giovani ed i disabili;
  • a difendere dagli attacchi ideologici le attività venatorie e sportive e ad impedire che vengano approvate misure disincentivanti quali nuovi oneri amministrativi o economici, anche indiretti, per i cacciatori ed i tiratori italiani;
  • a fare tutto il possibile affinché la “direttiva armi” approvata nel 2017 venga recepita senza introdurre oneri e restrizioni non espressamente previsti dalla stessa ed anzi ad adeguare la normativa in materia ai criteri minimi previsti dalla direttiva eliminando ogni restrizione inutile o non necessaria ai fini della Pubblica Sicurezza;
  • a diminuire, salvaguardando gli efficaci controlli già esistenti, ogni ostacolo amministrativo e burocratico a carico dei detentori di armi, degli sportivi e dei cacciatori che non sia strettamente indispensabile per motivazioni di Pubblica Sicurezza;
  • a semplificare la normativa in materia garantendo la chiarezza delle leggi e per quanto possibile la loro non interpretabilità, eliminando le discrezionalità locali che rendono incerto e difforme il diritto;
  • a tutelare l’immagine e l’onorabilità dei detentori di armi, dei tiratori sportivi e dei cacciatori anche tramite il contrasto della diffusione di informazioni false o distorte;
  • ad affrontare con serietà e decisione l’inevitabile e necessaria revisione dell’istituto della legittima difesa, tutelando prioritariamente il diritto dei cittadini che sono vittime di reati a non essere perseguiti ed ulteriormente danneggiati (anche economicamente) dallo Stato e dai loro stessi aggressori e più in generale a difendere e garantire i Diritti dei detentori legali di armi, dei tiratori sportivi e dei cacciatori italiani, in quanto cittadini sani ed onesti di cui l’Autorità di PS garantisce l’affidabilità, ed a farmi portavoce delle loro legittime istanze in ogni sede.
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