Sarebbe bello sapere cosa pensa Alessandro Di Battista della riforma della legittima difesa. Sarebbe davvero interessante, visto il suo ritorno in campo per le Europee, ascoltare qualche parola: pochi anni fa sosteneva che era tutta colpa delle lobby se giravano le armi. Adesso il suo Movimento 5 Stelle, con un eloquente silenzio-assenso, è pronto a votare la riforma della legittima difesa, che invoglia i cittadini a prendere un’arma per sentirsi più sicuri: alla Camera nemmeno per svista è stato presentato un emendamento al testo della Lega, già approvato al Senato. Il provvedimento è ora in corsia per l’approvazione: a febbraio sarà legge. “Lo strapotere delle lobbies delle armi, anche di quelle da fuoco. in USA si comprano nei ‘supermercati’. Stiamo andando verso quel tipo di società. Tutto va verso quella direzione. Il mercato che detta legge sugli uomini, il consumo sull’umanità. Ce la metteremo tutta per non permetterlo nel nostro paese”, scriveva l’allora deputato Di Battista. Era il 16 maggio 2015, c’era stata una tragedia per armi da fuoco legalmente detenute. Luigi Di Maio tuonava contro le troppe pistole in casa e il suo sodale rispondeva con toni netti.
Dopo qualche anno, di fronte a una riforma che incoraggia l’uso delle armi, il Movimento 5 Stelle ha perso quella nettezza, ha smarrito la volontà di diminuite il numero di armi (a settembre ha già consentito la possibilità di raddoppiare il numero di armi in possesso). Il M5S, insomma, non ha opposto alcuna resistenza. Anzi c’è un’aggravante: la questione è stata usata come merce di scambio per il via libera alla riforma costituzione sui referendum propositivi. Qualche retroscena fatto filtrare sui malumori è servito per ottenere il risultato sui referendum. Un baratto politico che porta su un baratro sociale.
Ormai è scontato: a febbraio la riforma della legittima difesa sarà portata a compimento. Gli italiani saranno invitati ad armarsi, in nome di una giustizia fai-da-te. Per una sicurezza illusoria, come la Lega ha propagandato per anni, sospinta dalle lobby delle armi. Il Movimento 5 Stelle ha ceduto su tutta la linea, come del resto era già accaduto al Senato: le schermaglie a mezzo stampa delle scorse settimane sono state accantonate. L’Italia sarà più pericolosa. E i pentastellati avranno la responsabilità dell’ennesimo tradimento.