Due storie diverse da loro, ma con un trama sottile che le unisce: un’arma legalmente detenuta. Un possesso di un’arma che non ha evitato il furto in casa del volto noto della tv, Frank Matano. Il padre, infatti, aveva una pistola in casa, ma i ladri si sono introdotti nell’abitazione quando era vuota. E l’hanno, beffardamente, trafugata, abbattendo il mito che il possesso di un’arma possa tenere lontano i malviventi. Anzi.
Si pensa ad un colpo studiato a tavolino: i delinquenti sapevano che nè l’ex Iena nè i genitori erano in casa. A quel punto, i ladri hanno avuto campo libero e hanno ripulito l’appartamento.
Ancora da quantificare il bottino al quale va aggiunta anche l’arma regolarmente detenuta dal padre del comico: si tratta di una pistola calibro 7.65.
La seconda vicenda, per certi versi ancora più clamorosa, è accaduta a Livorno. Un ragazzo di 15 anni ha pensato bene di andare in giro, per scherzo, con addosso l’arma del nonno, legalmente detenuta, e di puntarla contro la bicicletta di un amico. Per fortuna c’è stata solo tanta paura, ma nessuna vittima.
A 15 anni è sceso in strada con una pistola carica, rubata giorni prima al nonno, e l’ha puntata contro la ruota della bicicletta di un amico scatenando il panico in via del Vigna nella tarda serata di lunedì 3 settembre. Poi, per giustificarsi con i poliziotti di una bravata che poteva costare carissimo.
[…] Quando gli agenti sono arrivati in via del Vigna non hanno avuto difficoltà a rintracciare il quindicenne. Per prima cosa i poliziotti hanno trovato nella tasca del giovane un paio di grammi di hashish, poi è saltata fuori anche l’arma: una Beretta modello 70, con il colpo in canna e altre ventisette pallottole a disposizione all’interno del caricatore.
Dunque, se il furto a casa di Matano smonta il mito della pistola-deterrente, la vicenda di Livorno inquieta sulla diffusione delle armi, tanto cara al governo. Pronto ad avviare la campagna d’autunno.