Due tragedie nel nome delle armi, colpi di fucile minacciati e colpi di fucile esplosi alle gambe. Solo per poco non ci sono state vittime dirette, anche se l’autore di uno di questi gesti si è poi suicidato. Il risvolto drammatico, insomma, c’è stato, nonostante tutto. Nonostante l’intervento puntuale delle forze dell’ordine. Da Palo del Colle, in provincia di Bari, a Palermo, in poche ore, sono arrivati due esempi di “tragedie della normalità”, di fatti di cronaca legati al possesso di armi da fuoco.
Il caso avvenuto nel barese non ha riportato conseguenze irreparabili, ma esemplifica alla perfezione cosa può accadere quando circolano troppe armi. E magari si trovano a portata di mano in un’abitazione. Un uomo di 40 anni, con problemi psichici, ha preso un fucile barricandosi in casa. Inizialmente si era parlato di un’arma non funzionante, ma in realtà era carica e avrebbe potuto sparare e uccidere. Solo l’intervento dei carabinieri ha scongiurato il peggio.
Scrive BariToday.it:
Si è barricato in casa, armato di fucile: è successo questo pomeriggio a Palo del Colle, a pochi km da Bari. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo – un 40enne con problemi psichici – avrebbe avuto una reazione di panico dopo che la zia – di cui è ospite – convinta che il nipote si fosse fatto male ad una gamba, ha chiamato il 118. Nel momento in cui sono giunti gli operatori sanitari, l’uomo ha imbracciato un fucile da caiica chiudendosi da solo nell’appartamento.
Ma già a Palermo, qualche giorno prima, il 9 luglio, era avvenuto un episodio ancora più serio, perché una donna era stata ferita. In contrada Catena a Godrano, a Palermo, un uomo di 72 anni ha infatti aperto il fuoco contro la moglie, di 62 anni, colpendola a una gamba al termine di una lite. Il proiettile non ha quindi provocato lesioni mortali, ma comunque ferite pesanti non solo sul corpo.
Ecco il racconto di Repubblica Palermo:
Agli investigatori dell’arma l’anziano ha detto di aver sparato all’ex moglie in preda a un raptus. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo, al culmine di una violenta discussione, ha imbracciato un fucile da caccia regolarmente detenuto e ha sparato alla donna, ferendola a una gamba.
Manco a dirlo, l’arma era regolarmente registrata. Ma perché tirare fuori una vicenda di quasi dieci giorni fa? Il motivo è chiaro: gli strascichi hanno portato all’epilogo peggiore. Il 72enne, agli arresti domiciliari dopo il tentato omicidio, si è tolto la vita.