Caserta 2018: nell’Italia della futura legittima difesa si muore a colpi di fucile

Caserta 2018: nell’Italia della futura legittima difesa si muore a colpi di fucile

La legittima difesa è la prossima frontiera della propaganda di governo, ormai è chiaro. Il ministro dell’Interno Salvini ha ribadito il concetto anche durante la partecipazione a Porta a Porta. E ovviamente in questo clima nessuno nella maggioranza pensa a una restrizione sulle licenze per il possesso di armi, nonostante il Movimento 5 Stelle dicesse ben altro in passato. La notizia delle ultime ore, dell’ennesima tragedia causata da un fucile (in genere è una pistola), arriva da Teano, nelle campagne del casertano. Le cronache parlano di un probabile omicidio-suicidio (le indagini devono fare pienamente chiarezza), ma sarebbe il caso di evidenziare – nel caso la prima e più accreditata ipotesi fosse confermata – che si tratta di un delitto armato. Un omicidio da possesso di fucile.

Scrive il sito Casertaweb.com:

Da una prima ricostruzione si tratterebbe dell’ennesimo caso di omicidio-suicidio: il capofamiglia Franco, per motivi ancora tutti da chiarire, avrebbe imbracciato il fucile uccidendo il figlio e la moglie. Poi avrebbe puntato l’arma (che è stata ritrovata al suo fianco) contro se stesso, togliendosi la vita.

Già oggi, nell’Italia del 2018, fatti del genere si susseguono, drammi quasi ordinari. Nella futura Italia della legittima difesa la conta diventerà ancora più pesante. Nell’illusione di essere più sicuri.

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