Un controllo rigoroso con un impegno restrittivo sulla concessione del porto d’armi e una prevenzione, grazie alla collaborazione della polizia, che garantisce sicurezza. Con il risultato di abbassare il numero dei morti per violenza armata. Negli Stati Uniti, ancora sotto shock per la tragedia di Parkland e con il movimento March for our lives che incalza la politica, c’è un modello a cui potrebbe ispirarsi l’intero Paese: quello del Massachusetts. E l’esempio ha già ricevuto una benedizione prestigiosa: ha superato il ricorso alle Corti Federali. La normativa non è stata giudicata in contrasto con il Secondo Emendamento della Costituzione statunitense.
La legislazione ha portato benefici inoppugnabili: “Il Massachusetts nel 2014 era il terzo Stato più sicuro (degli Usa, ndr). Dopo la legge è diventato quello più sicuro in assoluto. Pensiamo che altri Stati potranno trarre beneficio dall’approvazione di questo disegno di legge”, ha spiegato Jack McDevitt, ex presidente del Massachusetts Committee to Reduce Gun Violence, che ha aiutato a scrivere il testi. Un assist perfetto al senatore del Partito democratico, Ed Markey, che ha presentato una proposta di legge per estendere questa legislazione a tutto il territorio nazionale: un’iniziativa che rappresenta una piccola, grande rivoluzione culturale.
Cartoline dal Massachusetts
Nel 2016, nel Massachusetts, 3,4 persone su 100mila sono morte per violenza armata, secondo i dati forniti dai Centers for Disease Control and Prevention. Nel Tennesse, Stato livemente meno popolato, la situazione è ben diversa con 17,3 persone vittime di violenza armata su 100mila. Numeri che trovano spiegazione con una legge efficace nelle restrizioni. Tra le misure più rilevanti c’è la prescrizione a chi vende armi di effettuare controlli preliminari sugli acquirenti, compreso il possesso di un regolare porto d’armi. Inoltre, i soggetti con problemi mentali non possono avere pistole o fucili a loro disposizione. Lo Stato, in seguito alle ripetute stragi di massa negli Usa, ha poi imposto un ulteriore giro di vite sulla vendita di stock di munizioni, diventando anche in questo caso precursore di una decisione al vaglio di molti altri Stati.
Iniziativa anti-armi
Il senatore Markey ha sottolineato che bastano solo 20 milioni di dollari, da destinare nei prossimi cinque anni al Dipartimento di Giustizia, per far adottare agli altri Stati una legge uguale a quella del Massachusetts. Con questi fondi possono, infatti, essere attuate tutte le iniziative necessarie all’adeguamento normativo. A comunciare dal rafforzare di uno dei punti di forza della normativa: la collaborazione con i vertici della polizia. “Gli esperti del settore sostengono che questa parte della legge è stata determinante nel tenere le armi lontane dalle persone pericolose”, ha evidenziato l’esponente del Partito democratico statunitense. Grazie alla discrezionalità della polizia, infatti, si può scongiurare il rischio che le armi finiscano nelle mani di persone considerate pericolose per la comunità. Anche se non hanno denunce sul loro conto.
Grazie a Marco Vassalotti per la collaborazione