Un mondo senza armi atomiche. Il viaggio della Peace Boat, la nave della pace, toccherà anche l’Italia, fermandosi a Cagliari, con un valore simbolico importante: la Sardegna è la regione con la maggiore presenza di basi militari italiane. La tappa della circumnavigazione, promossa dalla Ong giapponese Peace Boat, è importante anche per declinare il messaggio in chiave italiana: la Rete per il Disarmo è pronta ad avanzare, ancora, la richiesta di una nuova posizione del governo.
Lisa Clark, referente Rid per il disarmo nucleare e co-presidente dell’International Peace Bureau, sintetizza così il concetto:
“La tappa di Cagliari della Peace Boat sarà anche occasione per un rilancio della nostra mobilitazione ‘Italia, ripensaci’, che con diversi eventi in tutta Italia e con la distribuzione di cartoline da indirizzare al Governo sta cercando di modificare la posizione del nostro Paese su questa tematica”
Peace Boat, il programma di sabato
Sin dalle 9.30 di sabato 9 giugno ci sarà la mobilitazione per l’attracco della Peace Boat a Cagliari: gli attivisti pacifisti incontreranno i rappresentanti delle Istituzioni per presentare le loro richieste. Successivamente saranno accolti gli Hibakusha, i sopravvissuti ai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. Alle ore 17.00, infine, è in programma un incontro pubblico nell’Aula magna del Seminario di Cagliari (via Mons. Cogoni 9).
Daniele Santi, di Senzatomica, racconta gli obiettivi di questa mobilitazione:
Con una bella coincidenza, è stato lanciato ieri 6 giugno a Roma l’Appello ai Giovani per la Resilienza e per la Speranza. Sono convito che sarà grazie alla passione e alla forza dei giovani che sarà possibile un futuro libero da armi nucleari in cui il rispetto per la dignità e la sacralità della vita saranno al centro di tutti gli ambiti decisionali. Dobbiamo contagiare con il nostro entusiasmo quante più persone possibile.
L’impegno, comunque, non è destinato a esaurirsi nelle prossime ore. Anzi. Il prossimo 7 luglio (primo anniversario del voto di adozione del Trattato alle Nazioni Unite) Senzatomica e Rete Disarmo saranno a Roma per consegnare simbolicamente al Governo le adesioni raccolte in questi mesi.