Nella notte fra il 4 e il 5 giugno a San Lorenzo un 59enne, in seguito ad una lite con un vicino di casa, ha sparato tre colpi di pistola contro l’uomo ferendolo alla spalla sinistra ed alla mano destra. L’uomo è stato soccorso e trasportato in ospedale in codice giallo. La polizia, intervenuta sul posto, ha recuperato l’arma che era regolarmente detenuta. Il colpevole si è costituito ed è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio.
Il 5 giugno a Latina un uomo di 50 anni si è salvato da un agguato teso dal nuovo compagno dell’ex moglie, il quale ha tentato di ucciderlo a colpi di pistola. Alla base del gesto ci sarebbe il rancore che il nuovo compagno provava verso l’ex marito della donna. Il 50enne ha in seguito denunciato il fatto alla Polizia di Stato , che ha trovato e arrestato l’aggressore poco dopo.
Il 7 giugno a Pavone Canavese, un tabaccaio di 67 anni ha sparato sette colpi di pistola contro tre ladri che stavano assaltando la sua tabaccheria, uccidendone uno sul colpo. Secondo le ricostruzioni della polizia, di fronte ai tre ladri muniti di palanchino, il tabaccaio ha fatto fuoco dalla soglia del negozio colpendo al petto la vittima, un incensurato di origine moldava. Ora l’uomo, che aveva già subito furti in passato, è indagato dalla procura di Ivrea per eccesso colposo di legittima difesa. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha espresso solidarietà nei confronti del tabaccaio.
Il 7 giugno sull’autostrada A10, nei pressi del casello di Imperia Est, un camionista di 36 anni romeno, in seguito ad una lite per un sorpasso con un collega, ha estratto la sua pistola ad aria compressa e ha sparato diversi colpi in faccia all’uomo. Il 36enne è a quel punto fuggito a bordo del suo camion, ma è stato successivamente individuato e arrestato dalla Polizia Stradale.
A Milano il 10 giugno un uomo di 46 anni che lavora come guardia giurata, in prenda ai fumi dell’alcool e in seguito ad una lite con la compagna ha minacciato la donna con la pistola d’ordinanza e sparando un colpo che ha ferito ad un braccio il figlio 13enne della donna che si era messo in mezzo per difendere la madre. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine che hanno trovato in strada madre e figlio spaventati e l’uomo ancora con la pistola in mano che in un primo momento ha fatto resistenza ma poi si è fatto ammanettare e arrestare. Il 13enne è stato portato in seguito in ospedale mentre l’uomo è stato accusato di duplice tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale.
Nella sera del 15 giugno un 60enne si è suicidato nella propria casa con un colpo di fucile da caccia. Il corpo è stato rinvenuto alle 22 in un lago di sangue.
Il 16 giugno a Napoli, in seguito ad una lite causati da schiamazzi notturni di un chiosco, un 83enne ha esploso cinque colpi di arma da fuoco contro i gestori dell’attività, uccidendo il titolare e ferendo gravemente altri. L’anziano, in stato di choc, è stato rintracciato nella sua abitazione e arrestato dai Carabinieri. Nell’abitazione è stata inoltre sequestrata l’arma utilizzata, una pistola semiautomatica regolarmente detenuta.
Il 22 giugno un 76enne, a causa di difficoltà economiche e problemi nel pagare l’affitto, ha sparato alla moglie con una pistola regolarmente detenuta uccidendola sul colpo e suicidandosi subito dopo l’estremo gesto. Gli agenti intervenuti sul posto hanno rinvenuto un biglietto dell’uomo nel quale venivano descritte le enormi difficoltà economiche
Il 25 giugno a Messina una donna di 43 anni, in stato confusionale, ha chiamato la Polizia minacciando di uccidere i vicini di casa con una pistola se non fossero intervenuti a fermarla. All’arrivo delle forze dell’ordine, la donna ha dapprima minacciato i poliziotti di fare fuoco e ha poi minacciato di suicidarsi. Dopo due ore di trattative, la Polizia è riuscito a calmarla, a farsi consegnare l’arma regolarmente detenuta dal padre di lei e sucessivamente arrestarla
A Napoli un ragazzo di 20 anni è stato arrestato e condotto in carcere dalla polizia con l’accusa di aver rubato e nascosto dei fucili da caccia di proprietà del nonno. Secondo le ricostruzioni il ragazzo si è impadronito nel maggio scorso di tre fucili, per poi sotterrarli in un campo di proprietà dello stesso nonno.
Il 28 giugno a Berbenno Riccardo Tarotelli, 41 anni, a seguito di una lite con la compagna ha impugnato la propria pistola e l’ha ferita al collo e al petto. Immediato l’intervento delle Forze dell’Ordine, allertate dai vicini di casa che hanno udito gli spari, che hanno soccorso la donna ferita e constatando la fuga dell’uomo insieme all’arma del delitto e alla figlia della coppia. Dopo numerose ricerche, l’uomo è stato rintracciato all’interno di una baita di sua proprietà insieme alla figlia dove, in seguito a estenuanti trattative, si è consegnato ai militari.
Il 29 giugno a Vicenza un 48enne di origini ghanesi ha ricevuto minacce dal proprio vicino di casa, il quale intimava a lui e alla famiglia di sparagli se non avesse lasciato la dimore. Le Forze dell’Ordine arrivate sul posto, dopo aver raccolto le testimonianze, hanno rinvenuto nell’appartamento del colpevole diverse armi. In via cautelativa hanno sequestrato licenza, armi e munizioni all’uomo che ora rischia una denuncia per minacce di morte.