Una disponibilità sorprendente della ministra della Difesa, Elisabetta Trenta. Sì, sorprendente perché è andata al di là delle aspettative di Assodipro, l’associazione che si è battuta per ampliare i diritti dei militari e quindi per la nascita di un sindacato. Tanto da arrivare alla Consulta pur di ottenere questa conquista. Certo, dopo l’impegno della ministra serve lo sforzo decisivo: l’approvazione di una legge che istituisca davvero una forza sindacale per le Forze armate, chiaramente con le limitazioni previste (la più evidente è il divieto del diritto di sciopero). Dopo le promesse, quindi, servono i fatti.
Le parole della ministra Trenta
L‘intervista ad ‘Avvenire’ della ministra Trenta, insomma, non è stata affatto interlocutoria. Le sue affermazioni sono state perentorie.
I militari devono stare bene. Penso al grande tema dei diritti. Diritto alla Salute. Diritto sindacale. Diritto a vivere una vita familiare piena. Non sono parole. Non sono promesse generiche. Credo profondamente a quello che le sto dicendo: quei diritti non vanno compressi, vanno rispettati fino in fondo.
E alla domanda sulla costituzione di un sindacato, dalla titolare della Difesa è giunta l’apprezzabile disponibilità a portare avanti il progetto, con tanto di invito al dialogo oltre la maggioranza.
Come ministero daremo pieno appoggio al progetto. E, parallelamente, tutto il sostegno tecnico a cominciare dal mio consigliere giuridico. Io ci sono, il mio ministero c’è, ma il vero via libera dovrà essere quello del Parlamento e la mia speranza è che si arrivi a un sì condiviso capace di unire maggioranza e minoranze. Serve un’intesa larga perché i diritti non hanno un colore politico.
Il commento di Assodipro
Addioallearmi.it ha raccolto il parere di Assodipro. Il responsabile stampa, Giuseppe Pesciaioli, ha sottolineato:
C’è grande apprezzamento per il contenuto dell’intervista. Mi sembra che la ministra sia stata molto coerente rispetto alle premesse del discorso fatto dai 5 Stelle dopo la nascita del governo. È andata anche oltre quelle parole, apre altri spiragli rispetto a quanto detto dalla Corte costituzionale. Poi se son rose, fioriranno.
Assodipro, comunque, non è intenzionata a fermarsi. Con il sostegno della Cgil, l’associazione porterà avanti il progetto per una proposta di legge di iniziativa popolare. Ogni corpo delle Forze armate sta mettendo a disposizione un ‘pezzo’, nei limiti delle competenze, per formulare una proposta organica. Ma adesso è alta l’attenzione e l’attesa su quanto accadrà. “Se saranno recepiti i punti che stiamo predisponendo, andrà bene lo stesso”, puntualizza comunque Pesciaioli. L’importante è avere un sindacato effettivo. Per una conquista storica.