Armarsi per affrontare eventuali intrusioni dei ladri e finire vittime di un furto, che vede come principale bottino proprio le armi legalmente detenute. Addirittura, in un caso, preferite ai gioielli. Le armi da brandire per la legittima difesa ora diventano strumento per un’illegittima offesa dei malviventi. È accaduto, nel giro di poche ore, in provincia di Vibo Valentia e a Treviso. I ladri sono entrati, trafugando pistole e fucili: oggetti ritenuti preziosi (e messi comodamente a disposizione), in vista della riforma della legittima difesa, come ha notato su Twitter Giorgio Beretta, analista dell’Opal di Brescia:
“Soldi e gioielli non sono stati nemmeno toccati. Ai ladri interessavano solo le #armi e le munizioni, la Smith&Wesson e un’altra pistola“.
Avvisate #Salvini: i ladri si stanno attrezzando per la #legittimadifesa. Si forniscono dai #legalidetentoridiarmihttps://t.co/sN1Q6dS4KY
— Giorgio Beretta (@beretta_g) 5 febbraio 2019
I furti di armi, le due storie
Il fatto accaduto Mileto, in provincia di Vibo Valentia, è raccontato da Ilvibonese.it:
ignoti hanno sottratto dalla cassaforte metallica: un revolver marca Bernardelli calibro 32 lungo; una pistola semiautomatica marca Beretta modello 950/B calibro 6.35; n. 50 cartucce calibro 6,35; un cofanetto portagioie contenente monili in oro per un valore di circa 10mila euro. Le armi e le munizioni erano regolarmente denunciate.
Dunque, non solo gioielli, ma anche armi, messe lì a disposizione per successivi furti o eventuali rapine. Senza nemmeno il ‘fastidio’ di doverle reperire sul mercato illegale. Ancora peggio, come riporta Trevisotoday, quel accaduto nel centro di Treviso:
i ladri hanno rubato una Smith&Wesson e una pistola Astra regolarmente detenute dal proprietario di casa. Soldi e gioielli non sono stati nemmeno toccati. Ai ladri interessavano solo le armi e le relative munizioni, una cinquantina di proiettili per la Smith&Wesson e una quarantina di cartucce per l’altra pistola.
Insomma, le pistole e i proiettili sono stati il solo “colpo” portato a termine, tanto da scartare i gioielli. E non a caso adesso in zona c’è molta preoccupazione. Tuttavia, una (retorica) domanda va posta: è davvero necessario armarsi per stare più sicuri? Evidentemente no.
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